di Flavio Ognissanti
Un allenatore che dopo cinque pareggi consecutivi contro Cagliari, Torino, Roma, Frosinone e Bologna dice “Dobbiamo essere contenti che sono cinque partite che non perdiamo” è un allenatore, putroppo, che non sa nemmeno dove abita la mentalità vincente.
Brutto da dire ma è cosi. Ed è un’amara verità. La mentalità vincente ti fa raggiungere gli obiettivi e andare, molto spesso, anche oltre i propri limiti e le proprie possibilità.
Già in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Bologna l’allenatore viola aveva detto frasi che non sono piaciute molto ai tifosi come “Se non avesse segnato Pinamonti avreste scritto altro” oppure “Bisogna andare oltre il risultato”
Ecco, detto da una squadra accusata di non avere gioco, cattiveria e che non vince da due mesi è un autogol imbarazzante.
Si spera che prima di andare davanti alle telecamere di Sky Sport Stefano Pioli nello spogliatoio del Dall’Ara abbia più o meno detto cosi:
“Cari ragazzi, adesso andrò in televisione e dirò che bisogna esser soddisfatti perchè non stiamo perdendo da cinque partite. Non è vero, non lo penso, ma non posso di certo dire che stiamo deludendo e non si riesce nemmeno a vincere contro Cagliari, Torino, Frosinone e Bologna.”
Ecco, speriamo che le parole del tecnico siano state più o meno queste perchè se no si rischia di far credere a questi ragazzi, molti dei quali grandi talenti, che va tutto bene e che l’importante è non perdere contro squadre che lottano per la retroscessione. Dopo questi pareggi i giocatori dovrebbero essere incazzati neri, mangiare l’erba del campo e giocare con il coltello fra i denti.
Sentire il proprio condottiero dire “Ma tanto non stiamo perdendo..” è una pugnalata alla voglia e all’ambizione di questi ragazzi e di questo gruppo.
Pensiamo un attimino a Chiesa, un giocatore si spera sia il centro del progetto viola per i prossimi anni. Dopo la partita, uscire dallo spogliatoio, prendere il cellulare e leggere sullo smartphone queste parole di Pioli. Uno con la sua voglia di crescere, la sua determinazione e il suo talento dovrebbe chiamare il padre e dire “Papà, portami via di qua”. Stesso possiamo dire di gente come Veretout e Milenkovic per intenderci.
Speriamo non lo facciano. Speriamo che Pioli abbia avvisato. Speriamo.