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Il falconiere della Lazio fa il saluto fascista ai tifosi laziali allo stadio. Sospeso dal club di Lotito
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Il falconiere della Lazio fa il saluto fascista ai tifosi laziali allo stadio. Sospeso dal club di Lotito

Redazione

20 Ottobre · 13:27

Aggiornamento: 20 Ottobre 2021 · 13:27

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Il falconiere della Lazio, Juan Bernabé, con l’aquila Olympia sul braccio fa il saluto romano sotto la Tevere inneggiando al “Duce” alla fine della partita con l’Inter. Un gesto grave, ancora di più perché indossa la divisa della Lazio. Bernabe è il papà dell’aquila, il falconiere che, prima di ogni gara casalinga, fa volare l’animale all’interno dello stadio. Il video sta facendo il giro del web, facendo alzare un polverone. La Lazio è furiosa e potrebbe prendere in considerazione decisioni drastiche bei confronti di Bernabé.

Con un comunicato ufficiale, la Lazio fa sapere di aver sospeso Bernebé, ribadendo che il falconiere non è un tesserato biancoceleste, ma solo un dipendente. Questo il testo della nota: «La Società Sportiva Lazio ha inviato nelle scorse settimane una lettera ai fornitori per richiamarli al rispetto del Codice Etico in vigore ed in particolare ad un comportamento pienamente rispettoso dei principi ai quali si è sempre ispirata l’attività della Società, sia nel campo sportivo che nei rapporti ordinari. Particolare attenzione è stata sempre posta sul divieto assoluto di procedere ad azioni e comportamenti di qualunque genere discriminatori sotto tutti i profili tutelati dall’art. 3 della Costituzione. Pertanto, appresa l’esistenza del video che ritrae Juan Bernabè (non tesserato e dipendente di una società esterna alla Lazio) in atteggiamenti che offendono la Società, i tifosi e i valori ai quali la comunità si ispira, sono stati presi provvedimenti nei confronti della società finalizzati all’immediata sospensione dal servizio della persona interessata e all’eventuale risoluzione dei contratti in essere».

«Davanti all’ostentazione di gesti e simbologie che rievocano ideali fascisti non possono esserci ambiguità e tentennamenti. Il comportamento dell’addestratore dell’aquila Olimpia emblema della Lazio, immortalato in un video diventato virale, non lascia spazio a dubbi. Si intervenga, da parte della società e dalla Federazione, con la massima urgenza. Via i fascisti e gli odiatori dal mondo del calcio. Un odio che dal campo si propaga in ogni piazza». Lo dice Noemi Di Segni, presidente dell’Unione Comunità ebraiche italiane, in riferimento al video in cui si vede l’uomo rivolgere il saluto romano al pubblico che grida “Duce Duce”. Lo scrive il Messaggero.

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