È appena l’alba di questa stagione, ma Massimiliano Allegri intravede già la prossima. A fine anno si ammaina una leggenda. «Non gioca Buffon, ma Szczesny», ha chiarito ieri il tecnico della Juve. Si riferiva alla sfida di campionato con la Fiorentina, ma è come se guardasse già al domani. Sarà l’anno zero per la porta bianconera, ma il cambio della guardia si sta compiendo perché, una parata alla volta, crescono le responsabilità del portiere polacco. Un’anticipazione di ciò che sarà presto: «Wojciech è un portiere da prime 7-8 d’Europa: per questo è alla Juve e sarà l’erede di Buffon. Dopo Barcellona ho deciso di schierarlo in questa partita insieme a Buffon. Questo non dipende dal fatto che ho più o meno fiducia in lui perché anche l’anno scorso Neto ha giocato molte partite. Szczesny è molto bravo, uno dei migliori al mondo, quindi per la Juventus è molto importante avere due portieri».
I viola all’Allianz arrivano prima di altri due delicati incroci casalinghi, il derby di sabato e l’Olympiacos mercoledì. Per questo, oltre alla porta, qualche piccolo cambio si impone: tra i difensori farà finalmente capolino Howedes, col gruppo da lunedì ma non ancora titolare. Allegri ha fatto capire che il tedesco servirà nell’eterno ritorno della difesa a 3. Stavolta in mezzo dovrebbe riposare Chiellini e, accanto a Rugani, ci sarà spazio per il sempreverde Barzagli, preferito a Benatia. Più che la nuova chance per Asamoah, due sono le novità più sostanziose: in pole come terzino destro Stefano Sturaro, e prima da titolare in A per l’uruguaiano Bentancur, già rischiato una volta al Camp Nou. Dovrebbe essere il ragionatore in stile Pjanic accanto al «pedalatore» Matuidi. Davanti in pole per la destra c’è sempre Cuadrado. Douglas Costa insidia il posto di Mandzukic a sinistra, dietro a Dybala e Higuain.
La Gazzetta dello Sport