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Galli: “Rigore Empoli? Non c’è contatto tra le gambe. La società non compra giocatori per Italiano”
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Galli: “Rigore Empoli? Non c’è contatto tra le gambe. La società non compra giocatori per Italiano”

Redazione

19 Febbraio · 14:42

Aggiornamento: 19 Febbraio 2024 · 14:44

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Dal mercato al campo fino ad arrivare al rigore concesso all'Empoli contro la Fiorentina. Questo il pensiero di Giovanni Galli

L’ex portiere della Fiorentina e dirigente viola, Giovanni Galli, ha parlato a Lady Radio il giorno dopo Empoli-Fiorentina, queste le sue parole:

“Il rigore dato all’Empoli? La dinamica mi porta a dire che era calcio di rigore ma dobbiamo ammettere che il contatto tra le gambe non c’è, quello che gli arbitri dicono il contatto basso, vero anche le mani sono sull’avversario e Faraoni si trova dietro, il piede che inciampa e va per terra non viene toccato da Faraoni. Comunque per dinamica il rigore ci sta, se non me lo avessero dato mi sarei arrabbiato.

Questa squadra si è persa quando si è iniziato a parlare di mercato, il post mercato ha portato delle scorie nello spogliatoio, scorie che hanno bloccato gli ingranaggi, fa delle cose semplici e ci sono tanti errori. Prima vedevi la Fiorentina e sapevi che da un momento all’altro sapevi che poteva venire fuori un gol, adesso tutto questo non ce lo hai più. Vedo una squadra spenta e sterile, non so se nell’entusiasmo, nella voglia di crederci, nel carattere, nelle motivazioni. 

Con gli arrivi di Nzola e Beltran ci aspettavamo un contributo importante. Dal mercato mancava un difensore, sono arrivati Arthur e Lopez, io ero soddisfatto del mercato, non avevo dato 8 ma ero contento, mancava l’esterno e un grande portiere forse. Avevo un allenatore che cresceva e che mi ha portato a giocare due finali. Dopo il quarto posto è arrivata l’ansia del mercato, chi comprare e chi dare via, questo ha portato qualcosa nello spogliatoio, vedi anche le parole di Biraghi, non vedo che i giocatori quando escono dal campo non sono più sintonizzati con l’allenatore, manca sintonia.

Non sono stati presi i giocatori che si sposano con le richieste e le esigenze di questo allenatore, la società pensa che comunque Italiano ci riesce, se la società lo carica di queste responsabilità diventa un problema, vedo tristezza. I principi tattici di Italiano sono giusti, ma manca l’interpretazione, non abbiamo giocatori che fanno la giocata, le caratteristiche di certi giocatori non sono quelli che sono chiesti dal calcio di Italiano, Mandragora per esempio non ha le caratteristiche giuste, non ha i tempi giusti poi naturalmente i giocatori si adattano e fanno quello che gli viene chiesto. Per esempio Maxime Lopez è un giocatore da centrocampo a 3 mentre la Fiorentina gioca a 2. Comunque i giocatori danno tutto e certamente non tirano la gamba indietro”

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