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Esclusiva tifo, alla scoperta del VC Bruxelles: “Una bandiera viola nel cuore del Belgio”
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Esclusiva tifo, alla scoperta del VC Bruxelles: “Una bandiera viola nel cuore del Belgio”

Marco Collini

3 Luglio · 12:39

Aggiornamento: 8 Dicembre 2020 · 19:30

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di Marco Collini

Prosegue la nostra rubrica che vuol far conoscere i vari gruppi e Viola Club sul territorio. Oggi ai microfoni di Labaroviola.com abbiamo Leonardo Pofferi, vicepresidente del VC Bruxelles.

Buongiorno Leonardo, come nasce la passione per la Fiorentina?

Io sono originario di La Spezia, e l’amore per il viola me lo porto fin da piccolo.

Raccontaci la nascita del vostro club..

Ormai sono integrato nel tessuto belga, dato che vi risiedo da 22 anni. Devo dire che fui tra i co-fondatori del progetto fin dal 2007. Siamo da poco affiliati all’Atf e vantiamo soci fino a Lussemburgo e nel nord della Francia.

Quanti iscritti potete contare?

Abbiamo raggiunto il picco nel 2011, quando con 140 soci eravamo il secondo club per numero all’estero. Solo gli amici del VC Locarno erano più numerosi. Oggi ci siamo assestati sui 90 soci.

Come vi organizzate per seguire le partite?

Fin dagli albori del gruppo ci ritrovavamo in un locale  gestito da uno dei fondatori del nostro club, si chiamava FATTORIA DEL CHIANTI. Successivamente ci trasferimmo in un locale portoghese, pieno di vessilli del Benfica. Era bello tifare viola in mezzo a gigantografie di Rui Costa e Schwarz. Da qualche tempo abbiamo stretto contatti con un noto pub irlandese che ci ospita per ogni gara della Fiorentina.

Organizzate anche alcune trasferte?

Certo, siamo stati molto attivi per le gare giocate in Europa negli anni scorsi. Ricordo con piacere per l’esperienza vissuta nella trasferta contro l’Ajax, ad Amsterdam finì 1-1 anche se purtroppo al ritorno fummo eliminati. Siamo andati fino in Germania durante la tournée estiva ai tempi del tecnico Pioli, lì esponendo il nostro striscione sempre con grande orgoglio.

Chi è il tuo calciatore del cuore?

Sarò banale ma dico il capitano, Giancarlo Antognoni. Ho un aneddoto da piccolo che ha capire la grandezza del personaggio..

Raccontaci..

Era l’estate del 77′ ed io da bambino, passavo ogni estate al mare del Forte dei Marmi. Presi casa davanti ad un’agenzia immobiliare gestita da una signora di nostra conoscenza, essa mi vedeva ogni giorno giocare nel cortile con la maglia della viola sul petto. Così una sera mi confidò che Giancarlo passava da lei per farsi rammendare i vestiti: ‘Appena torna Antognoni te lo faccio conoscere..’. E così fu, mi fece l’autografo sulla maglia. In ricordo che vale per sempre.

Come giudicare il primo anno di proprietà Commisso?

Benissimo, Rocco è un grande comunicatore che sa arrivare al cuore della gente. Inoltre ha investito un sacco di soldi su squadra e centro sportivo. Un errore fu nel confermare Montella, un lascito della vecchia proprietà che si portava dietro malumori che poi sono esplosi ahinoi.

Cosa ne pensate della vicenda stadio?

Siamo vicini al volere del presidente. Preferiamo non schierarci su Campi o restyling del vecchio Franchi. Una cosa è certa, saremo felici e sarà necessario avere un impianto degno del nome di Firenze. Quindi diciamo PURCHÉ SI FACCIA..

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