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Esclusiva Mondonico: “I Dv non molleranno, ma loro e Pioli devono darsi obiettivi più ambiziosi. Chiesa….”
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Esclusiva Mondonico: “I Dv non molleranno, ma loro e Pioli devono darsi obiettivi più ambiziosi. Chiesa….”

Giancarlo Sali

1 Dicembre · 20:39

Aggiornamento: 2 Dicembre 2017 · 01:17

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Poco fa abbiamo di nuovo potuto ascoltare in esclusiva l’amico Emiliano Mondonico, per parlare di presente e futuro della Fiorentina. L’allenatore, oltre ad essere da sempre tifosissimo viola, è stato l’artefice della promozione in Serie A della squadra, nel 2004 con i Della Valle.

Salve Mondonico, lei ha allenato in carriera, tra le altre, Torino, Atalanta e Fiorentina, 3 squadre a cui è molto legato. Ad oggi chi vede più avanti, nell’eventuale corsa all’Europa League?

In teoria l’Atalanta, che però ha l’Europa che ti toglie non solo energie, ma anche l’animus pugnandi e la voglia (che sono una grande prerogativa della squadra di Gasperini) per il Campionato. Tra Torino e Fiorentina invece c’è una grossa differenza: i granata hanno dichiarato pubblicamente ed in tutte le salse che quest’anno puntano all’Europa League, mentre la Viola si barcamena sempre in un progetto che si sa quando inizia, ma mai quando finisce. Fossi in Pioli ragionerei diversamente, parlerei di Europa, indicare semplicemente un progetto futuro non può essere un obiettivo, ma esso va individuato in qualcosa di concreto che servirà a responsabilizzare tutti, togliendo così tante possibilità di farsi del male da soli.

Ad oggi comunque tutte e 3 le squadre della sua domanda devono guardare a quelle davanti, che hanno qualcosa in più.

A proposito di obiettivi societari, con il possibile/probabile nuovo rinvio nella procedura per costruire lo stadio con annessa cittadella commerciale, pensa che i Della Valle lasceranno la Fiorentina?

Da come conosco io i Della Valle, non vedo possibile che possano lasciare la Fiorentina da sconfitti, ma soltanto da vincitori. E questa è una cosa bellissima, perchè se vincono loro, vinciamo anche noi. Però adesso da loro mi aspetto un progetto vero, la piazza di Firenze merita di stare in alto e la politica dei giovani da far crescere per poi magari cedere, non può bastare. Io ricordo ancora gli occhi della vittoria e l’euforia dei Della Valle quando salimmo in Serie A, quindi non posso pensare che lascino (anche senza stadio!) prima di una vittoria o almeno prima di averci riportato stabilmente tra le prime 5-7 compagini del nostro Campionato.

Domenica intanto arriva il Sassuolo, che ha preso Iachini e che con lui ha vinto in Coppa Italia 2 giorni fa. Che partita si aspetta?

D’accordo che il Sassuolo ha vinto in Coppa, ma resta una squadra in difficoltà e quindi credo che l’esito della partita dipenderà tutto da noi.

A Firenze si fa un gran parlare di moduli. So che si dovrebbe stare in campo con i giocatori durante la settimana, ma un allenatore così navigato ed esperto si è fatto 1 idea di quale potrebbe essere quello migliore per la Fiorentina?

Come ha detto anche lei, senza essere in campo tutti i giorni con la squadra, non si può rispondere a questa domanda. Guardando le partite dalla tv, con le varie modifiche di schieramento e di giocatori che si sono susseguite nelle gare della Fiorentina, è difficile farsi 1 idea. Il consiglio banale che posso dare è Pioli è soltanto quello di scegliere il modulo che possa mettere più a loro agio i calciatori, sia singolarmente che come squadra. Questo è il lavoro di un allenatore, esaltare le qualità e le caratteristiche dei giocatori e del gruppo che hai a disposizione.

E Chiesa, calciatore duttile e fortissimo, in quale ruolo può dare il suo massimo?

Pensavo l’altro giorno alla nuova Nazionale. Dopo la fine del blocco Juventus, che dal momento in cui non è stato più in grado di rendere come una volta ha mandato in crisi anche l’Italia, credo che stavolta si possa scegliere il blocco Napoli, non come giocatori ma come filosofia di gioco. E così pur avendo dei grandi centravanti come Belotti ed Immobile, sarebbe bello e donerebbe entusiasmo vedere un tridente senza punti di riferimento, proprio come quello partenopeo. Io pensavo ad Insigne, El Shaarawy e proprio Federico Chiesa, con Bernardeschi alternativa ai 3. Ed in questo modulo Chiesa lo vedo bene come falso nueve alla Mertens (nell’intervista di ieri, anche il procuratore Accardi ci aveva detto una cosa simile a proposito del giocatore della Fiorentina, leggete qui), oppure come attaccante destro, con Insigne a sinistra ed il Faraone falso centravanti. A quel punto, per la nostra Nazionale, diventerà più facile cercare i difensori ed i centrocampisti.

Giancarlo Sali

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