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Esclusiva Gori: “Fiorentina, dammi una chance e non te ne pentirai. Sono viola da sempre, sogno la 9”
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Esclusiva Gori: “Fiorentina, dammi una chance e non te ne pentirai. Sono viola da sempre, sogno la 9”

Redazione

30 Aprile · 19:09

Aggiornamento: 30 Aprile 2020 · 19:09

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di Marco Collini

Oggi ai microfoni di Labaroviola.com abbiamo il centravanti della Fiorentina, Gabriele Gori ora in prestito all’Arezzo.

Buongiorno Gabriele, partiamo dagli inizi. Da quando giochi a calcio?

“Buongiorno Marco, ho iniziato a 6 anni al Calenzano. La mia crescita è continuata alla Sestese dove sono stato 3 stagioni”.

Hai sempre fatto il centravanti?

“No, in principio giocavo esterno destro d’attacco. Rientravo sul mancino per tirare in porta”.

Come andò la trattativa con la Fiorentina?

“Partecipai ai Viola Camp a Lido di Camaiore con altri ragazzi della Sestese. Fu il responsabile degli istruttori Maurizio Ridolfi (“ragazzo di infinita prospettiva. Carattere, fisico e senso del gol. Lo aspetto in Nazionale”) a segnalarmi al ds Cappelletti. Da lì cominciò tutto, facevo coppia con Nicolò Zaniolo col mister Matteo Cioffi in panchina(“Gabriele entro due anni lo voglio in A, altrimenti lo rincorro. Ride n.d.r.).

Poi arrivasti in Primavera e nel 2018′ giocaste le finali del Viareggio e per lo Scudetto con l’Inter. Cosa ti hanno lasciato?

“Grande rammarico, dimostrammo di valere quanto una grande come erano loro. Ci fece capire anche che la strada era giusta. Fu una grande cavalcata”.

Su chi scommetteresti di quella Primavera?

“Ranieri, Sottil, e Cerofolini. Hanno tutto per lasciare il segno in serie A”.

Quest’anno hai fatto la preparazione con la prima squadra, com’era il clima?

“Ho visto un gruppo molto motivato dalla nuova proprietà. Giocare con un Dio del calcio come Ribery è un’esperienza che ti segna per sempre”.

Qual’è il tuo obiettivo tra un anno?

“Io mi sento un calciatore pronto per i palcoscenici buoni. Voglio avere l’occasione di giocarmi le mie carte nella squadra per cui ho sempre tifato. Sono viola da sempre, sento di poter fare molto per rendere la fiducia con la 9 sulle spalle”.

Ora sei ad Arezzo, i dirigenti viola ti seguono anche lì?

“Si, hanno una grande organizzazione. Sia Angeloni che Comotto mi chiamano spesso e sono venuti a vedermi. Sento che credono in me”.

Bella scelta Arezzo?

“Senza dubbio, è una piazza calda. I tifosi si fanno sentire, per un giovane che cerca la consacrazione è l’ideale. Tra l’altro faccio coppia con Cutolo, un attaccante navigato con cui ci intendiamo a meraviglia”.

Ti aspettiamo in ritiro a Moena?

“Ci sarò, datemi una chance e non ve ne pentirete”.

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