Una questione da rivedere e da rileggere: la gerarchia nella gestione del pacchetto dei portieri. Ok, Tatarusanu non si tocca e quindi rimane il primo riferimento della squadra titolare, ma Sousa dovrà essere bravo e attento anche a rivedere la posizione di Dragowski. Il malumore del portiere polacco ha lasciato un segno nella società che ora deve salvaguardare quello che comunque è stato un investimento importante dell’estate del mercato.
Su Dragowski la Fiorentina ha puntato i suoi soldi. Per il presente e per il futuro e questo sarà comunque un punto di partenza essenziale nella rilettura della situazione complessiva relativa ai portieri a disposizione di Sousa. In altre parole, nessuno, in casa Fiorentina può prendersi il lusso di sacrificare in così poco tempo un investimento che, al contrario, potrebbe rivelarsi decisivo per quelle che saranno le esigenze future.
Così per Dragowski potrebbe profilarsi questo doppio scenario con l’inizio del 2017. Primo: Sousa colloca il polacco nel ruolo naturale di prima alternativa a Tatarusanu e magari inizia a riproporre quanto avvenuto in passato con gli altri numeri uno viola (ovvero riattiva la regola dell’alternanza). Secondo scenario: se Drago dovesse continuare il braccio di ferro con il club, la società, anche per tutelarsi, potrebbe decidere di far partire il numero uno in prestito con l’obiettivo di farlo giocare il più possibile per poi riconsegnargli una maglia viola (anche quella da titolare) all’inizio della prossima stagione.
Riccardo Galli – La Nazione