Queste le parole rilasciate da Rocco Commisso a La Stampa: “So che faremo di tutto per vincere, saremo a Firenze, in casa, e sono sicuro che la squadra e i tifosi lanceranno il cuore oltre l’ostacolo. Non posso accettare parole di odio, insulti contro gli avversari da parte dei tifosi. La discriminazione, la violenza verbale, i cori razzisti non ganno parte del mio vocabolario. Mi prendo la responsabilità per i miei tifosi e quelle minoranze che si permettono di insultare la memoria di Scirea o delle vittime dell’Heysel sono tifosi che non mi appartengono. Spero che domani prevalga la civiltà sportiva. Sarà una partita bellissima, per me è un sogno che diventa realtà. Soggezione nei confronti della famiglia Agnelli? Assolutamente no. E perché mai dovrei esserlo? Sono orgoglioso di quello che ho fatto nella mia vita. Del resto, guardi, quando ha avuto bisogno di aiuto la famiglia Agnelli si è rivolta a un immigrato italo americano come me che ha fatto cose straordinarie. Li rispetto, vado d’accordo con loro e credo che il rispetto sia reciproco. E aggiungo: sono qui per imparare ed emulare”.