Dice Italiano che non ha senso fare tabelle, perché tanto poi le previsioni saltano per aria (chiedere alla Roma che ha rischiato di perdere contro il Venezia già retrocesso) e uno ci resta male. Allora niente tabelle: per vincere le partite «bisogna giocarle e anche bene», esattamente come ha fatto la Fiorentina contro i giallorossi e, in parte, a San Siro contro il Milan. Insomma la strada sembra quella giusta, nello sprint per l’Europa ognuno per sé e Dio per tutti: la Fiorentina sembra aver passato il suo periodo grigio, le tre sconfitte consecutive – quattro con la Coppa Italia – hanno coinciso anche con errori personali pesantissimi e Italiano è convinto che il gruppo abbia recuperato fame, concentrazione e voglia di regalarsi l’Europa dopo una stagione vissuta con la voglia di giocarsela ovunque e contro chiunque.
Siamo alla resa dei conti e siccome «non ha senso fare calcoli» lasciamo da parte la situazione in classifica della Sampdoria, che nelle ultime 10 partite ne ha perse 7 e pareggiata una, però ha vinto i confronti diretti contro Venezia e Genoa. Italiano è sembrato sincero quando ha spiegato che la Samp è una squadra con grandi qualità, il problema è che molte di queste sono rimaste inespresse e non sarà certo la Fiorentina vista contro la Roma a concederle spazi e possibilità in una partita che vale moltissimo per i viola in ottica Europa.Italiano dalla sua ha una formidabile ambizione e anche precedenti incoraggianti negli «spareggi» che lo collocano sul podio in Italia (è fra l’altro l’unico ad aver vinto i playoff in tre categorie diverse). Non è certo la tensione che lo preoccupa e neanche i rischi a cui la Fiorentina si sottopone attraverso il suo gioco propositivo, perché è stato così fin dal primo giorno a Moena. E allora perché cambiare proprio ora? Vedremo oggi pomeriggio (ore 18.30) la stessa inclinazione mentale di una squadra dotata di coraggio e identità.
Oggi fra l’altro tornerà a disposizione Torreira, capocannoniere viola: sarebbe davvero un bell’autoregalo per Lucas essere decisivo contro la squadra che lo ha lanciato.Certo, in generale ci vorrà anche parecchia concretezza e sabato Italiano ha fatto riferimento proprio alla quantità pazzesca di occasioni create e non sfruttate durante la stagione. «Un difettuccio che ci portiamo dietro», ha scherzato il tecnico a 48 ore dalla partita. Oggi la voglia di scherzare sarà un po’ meno e in fase di programmazione serviranno scelte per migliorare la produttività degli attaccanti. Una cosa alla volta però. Prima di parlare di Europa, bisogna guadagnarsela (senza fare tabelle). Lo scrive La Nazione.