Parlando delle giovani promesse della Primavera della Fiorentina, Labaroviola ha contattato in esclusiva Francesco Di Stefano, padre di Filippo classe 2003′, attaccante della squadra di Aquilani.
Buongiorno Francesco, raccontaci come si è svolta la crescita calcistica di tuo figlio..
“È sempre stato un innamorato pazzo del pallone. Tutto è cominciato nei Pulcini della Ninfea, qui a Torre del Lago. Quattro anni formativi, prima dell’interessamento del Livorno, lì altre tre stagioni che gli hanno fatto assaggiare le giovanili di un club professionistico, allora i labronici erano in serie A, diretti da mister Nicola”.
Ricordi la chiamata della Fiorentina?
“Fummo cercati da Niccolini e Cappelletti, dico la verità..ci bastò poco per capire che avevamo a che fare con una società che tratta il giovanile come fosse una prima squadra. È stato il meglio che ci potesse capitare..”
Quali sono stati i momenti che hanno segnato questa sua stagione?
“Due su tutti, la seconda Coppa Italia contro la Lazio ed i gol-vittoria contro l’Inter in casa. Per essere il primo anno di Primavera agli ordini di Aquilani, non è andata male”.
Chi ti ricorda in campo?
“Lo dico con rispetto del nome che sto per fare, ma nelle movenze e nella rapidità di esecuzione mi ricorda Roberto Baggio. Il suo idolo gli è stato in verità trasmesso dalla madre, originaria di Napoli, ovvero Diego Armando Maradona”.
Obiettivi per il futuro?
“Ci sono stati dei discorsi relativi al contratto da pro, ma tutto verrà deciso nel corso dell’anno. Una stagione nella quale Filippo non sarà più tra i giovanissimi e potrà incrementare la presenza in campo”.
Marco Collini
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