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A Firenze è arrivato il papà di Sottil per stargli vicino, non sta vivendo un periodo facile alla Fiorentina
Rassegna Stampa

A Firenze è arrivato il papà di Sottil per stargli vicino, non sta vivendo un periodo facile alla Fiorentina

Redazione

28 Aprile · 14:37

Aggiornamento: 28 Aprile 2024 · 14:38

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Sottil e Castrovilli, hanno mosso i primi passi insieme nella Fiorentina ma per loro si intravede l'addio a Firenze

Figli di Firenze in prima linea. Se lo augurano i tifosi e, prima ancora, Vincenzo Italiano, che in vista del finale di stagione conta – almeno per le prossime tre gare di campionato, ovvero quelle prima, a cavallo e dopo il doppio confronto in Conference con il Brugge – di fare affidamento su quelle pedine fin qui usate col contagocce ma che dovranno dare un ricambio a quanti invece saranno spremuti sul fronte europeo. Tra di loro ci saranno anche due prodotti del settore giovanile, che se da un lato vanno a caccia di riscatto dopo un’annata (per motivi diversi) non esaltante, dall’altro intravedono i titoli di coda della loro avventura in viola. È il caso di Sottil e Castrovilli, probabili titolari stasera con il Sassuolo (lo stesso era accaduto una settimana fa a Salerno) nonché elementi chiave per cercare di ottenere punti pesanti in chiave europea.

Quello che si è messo alle spalle l’esterno è stato un periodo mai così nero: finito nel mirino (anche troppo) della critica, Sottil ha accusato il colpo e non è un caso che in questi giorni il padre Andrea sia venuto a Firenze per stargli vicino. Per Ricky il gol manca dal 6 dicembre scorso e dopo aver giocato titolare tre delle ultime quattro gare disputate punta al colpo grosso. Ovvero lo stesso obiettivo di Castrovilli, rispolverato da Italiano all’Arechi dopo quasi un anno di stop e pronto con il Sassuolo (la squadra contro cui si infortunò di nuovo al crociato lo scorso 2 giugno) a un altro stress-test che possa dimostrare come anche il fantasista – a soli due mesi dalla scadenza del contratto – può ancora essere un’arma affilata su cui puntare. Lo scrive La Nazione

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