“Quando un giocatore non è ad un livello tale da poterci dare una mano, o se altri sono più presenti mentalmente, scelgo i giocatori che mi danno più garanzie di vincere le partite”. Una risposta secca, insolitamente precisa e chiara, Paulo Sousa oggi si è espresso così su Mauro Zarate.
L’allenatore portoghese è apparso evidentemente infastidito parlando di Maurito, che proprio durante il precampionato era stato uno dei più convincenti della Fiorentina. Tanti gol, dribbling, assist e un modulo, il 4-2-3-1, che sembrava fatto apposta per lui, uno schieramento in cui avrebbe potuto giocare a sinistra (per sfruttare il suo destro dalla distanza), ma anche in zona centrale o come centravanti.
Poi la sciagurata notizia dell’imminente operazione della moglie ha distratto (giustamente) Zarate. L’argentino si è più volte assentato dagli allenamenti e anche dalle partite per tornare in patria, ma, a quanto pare, Paulo Sousa si sarebbe aspettato un più rapido rientro a lavoro da parte di Maurito.
Adesso il rapporto tra i due sembra incrinato, con il tecnico lusitano che, dopo avergli dato fiducia durante la scorsa stagione, potrebbe davvero decidere di mettere fuori rosa il suo attaccante. Un peccato, dal momento che Zarate ha più volte rappresentato un elemento di rottura se inserito nel secondo tempo ma non solo, pure da titolare, infatti, ha quasi sempre disputato buone prestazioni.
Staremo a vedere se tra Sousa e l’argentino il rapporto di fiducia tornerà quello di agosto, tuttavia al momento lo strappo è netto. Toccherà a Zarate, dunque, fare il primo passo verso la riconciliazione, mostrandosi più concentrato e voglioso di mettersi a disposizione della Fiorentina.
Tommaso Fragassi