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Innamorarsi a Firenze. Quando i giovani diventano leader e riaccendono una tifoseria..
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Innamorarsi a Firenze. Quando i giovani diventano leader e riaccendono una tifoseria..

Matteo Fabiani

23 Dicembre · 01:19

Aggiornamento: 23 Dicembre 2016 · 01:19

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Le considerazioni di Fiorentina-Napoli:

1) Bernardeschi e Chiesa, due giocatori forti, giovani, che piano piano stanno riaccendendo in maniera quasi inaspettata la Fiorentina. Il talento di Carrara, con il numero 10, è il primo a non arrendersi davanti al 2-1 di Mertens. Palla avanti, testa bassa, tiro che bacia il palo e che va dentro. Sarebbe stato un segnale importante anche se la palla fosse uscita, ma dopo quella rete e quella corsa sfrenata verso la Fiesole il cuore durava fatica a smettere di battere all’impazzata. Chiesa invece, con quella grinta e quella voglia di mettersi in luce, va al di la di babbo Enrico e inizia a diventare un insostituibile ai danni di Tello. Velocità di gambe, l’assenza di paura, il tiro potente..tutte cose che i tifosi vedono e apprezzano, tutte cose che fanno sperare e sognare un’intera tifoseria.

2) La tecnica da, la tecnica toglie.. Errori imperdonabili di Tomovic che di fatto, fanno segnare due gol ai partenopei. Peccato, davvero peccato. Una partita del genere era fondamentale vincerla.

3) Maurito Zarate è definitivamente tornato, e il suo stupendo gol lo dimostra. Lancio millimetrico di Bernardeschi e grandissima conclusione al volo dell’Argentino che va a esultare davanti ai suoi tifosi. Dopo la notizia della guarigione della moglie la sua testa è cambiata e con lui la voglia di mettercela sempre tutta, qualsiasi risultato ci sia. Bentornato crack!

4) Oggi Sousa ha messo in campo la formazione perfetta e la colpa del pareggio beffardo non è sua. Primo tempo difensivo per far stancare il Napoli, secondo di pura potenza offensiva con Zarate, Kalinic, Chiesa e Berna. Ha il coraggio di schierare per la prima volta Cristoforo che non sfigura affatto a centrocampo. Togliendo Badelj nel secondi 45′ dimostra di voler sempre puntare alla vittoria. Che fare,darlo o non darlo via?

5) La Fiorentina va in pausa natalizia con l’amaro in bocca, non c’è che dire. Quel rigore all’ultimo secondo strozza in gola un urlo di gioia indescrivibile che poteva riaccendere lo spirito una volta per tutte. Dal mercato serve un grosso investimento come un buon centrocampista e un ottimo difensore (se possibile terzino). Con la speranza che il prossimo anno sia portatore di ottime prove e di qualche soddisfazione, auguro un buon Natale a tutti.

Matteo Fabiani

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